sabato 6 novembre 2010

Il poeta sull'oceano poesia di Antonio Corcillo

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Eravamo lì
 
noi due
 
su una panchina

vicino al mare.
 
Era il tramonto,

ti tolsi una ciocca di capelli
 
dall'orecchio, e ti sussurrai
 
quanto fossi importante per me.

Appoggiai la bocca alla tua

e scoprii la vera pace.

Però tutto a un tratto

il cielo si oscurò, 

un lampo cadde nel mar

il tuono forte mi travolse.

Mi svegliai

nel letto solo ma

con ancora il tuo sapore
 
tra le mie labbra.



Su una panchina
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Eravamo lì
Su un

sabato 24 luglio 2010

Memorie di un vecchio operaio poesia di Davide Longo

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Quei giorni li ricordo
il freddo nelle ossa, e l’armonia
delle gambe non avea raccordo
le gambe timorose d’andar via.
Slegare le nostre pallide membra
da macchine gelate come spente vite
questo, forse, qualcun lo rimembra
non era facile come voi dite.
ma si avea un pensiero
che volea unir il mondo:
aver felice vita -il volo d’uno sparviero-
ed aver la libertà sin in fondo.
Seppur qualcuno ci dicea
“questa vostra è un utopia”
la certezza noi s’avea
che non potesse scivolar via.
Per diritti, a tutti, eguali
la nostra lotta non finì,
ancora dura negli annali:
l’avversario è ancora lì.

( foto da  "900" ed.Carocci,1999 )

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venerdì 14 maggio 2010

La chioma poesia di Elisa Greco




Il mio fisico

leggero...

si trasporta in altezza

fino alla testa...

chioma d'albero

piena di linfa.

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lunedì 3 maggio 2010

Mattino poesia di Davide Longo



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Mattino

foggia d’un antico cielo


tinto di sanguigno.


Non ancor tramontato 


l’astro morente


t’imprimi nel cuore


l’alba nascente.


E con te


cor mio s’alza 


tra le case,


e un gufo grida


chè ancor non è 


finita l’ora di 


cantare
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lunedì 15 marzo 2010

Fiori di carta antologia poetica di Sandro Sardella a cura di Mario Sumiraschi


da sx: Andrea Giacometti, Ombretta Diaferia ( A briglia sciolta ), Gisa Legattie Sandro Sardella.


Giovedì 11 marzo 2010 è stata la serata dedicata alla presentazione del nuovo libro di poesie ( e incantamenti linguistici ) del poeta, artista, Sandro Sardella, postino di professione e culturalmente arguto sovversivo della parola.
La presentazione è stata preparata e condotta riccamente da Andrea Giacometti ( giornalista, direttore di Varesereport http://www.varesereport.it/ ) e Gisa Legatti che da anni segue il mondo della poesia ( ricordiamo che è stata anche collaboratrice della mitica rivista “Abiti di lavoro” ).

La casa editrice “A briglia sciolta” ( www.abrigliasciolta.it ) ha pubblicato questo “Fiori di carta” che raccoglie parte della produzione di Sardella negli ultimi due anni. Il libro ha un’ottima grafica sobria e invitante, 68 pagine, tiratura di mille copie, delicata copertina di Franco Matticchio, introduzione di Pablo Echaurren, tavole interne di Corrado Levi, undici euro il costo ). Per chi abita a Varese il libro è già disponibile alla libreria Croci di via Como.
La sala destinata agli incontri de “La Castellanza” di Bosto a Varese è risultata piena e al termine dell’incontro ha visto anche una nutrita fila paziente per ottenere la dedica dell’autore.


Sandro Sardella arriva da un percorso ormai trentennale nel campo della poesia d’autore, quella che non si limita alla codificazione delle strutture linguistiche del passato ma che è espressione di ricerca, di ribaltamento intelligente e provocatorio che intriga il lettore. Ricca di citazioni, urlata e sussurrata, mai intrappolata dalla paura di essere esclusivamente o significato o significante, l’opera di Sardella è in grado di soddisfare sia la parte intellettuale che emotiva nella sua verbalizzazione.
Nell’autore varesino ( nella foto a sx ) convergono le odi libertarie di Jack Hirschman, l’impietosa realtà del racconto poetico di Ferruccio Brugnaro, e i frenetici passaggi risonanti di Vladimir Majakovskij
“Fiori di carta” è decisamente piacevole da leggere perché non lascia il tempo alla nostra attenzione di ritualizzare la lettura anzi ogni pagina è un fuoco artificiale che ci costringe a riflettere e ci vuole pronti a condividere le emozioni. E passare alla pagina successiva.
Tante le citazioni tra cui a Giovanni Testori incontrato da Sardella a Varese in occasione di un convegno.
Ora parla Sandro Sardella con:

Notizie dell’ora morta di luglio”:

per la poesia ladra che ti macchia la verde camicia

per i rifiuti che sono sempre a sud
per l’inondazione dei mondiali di ciclismo

per la vergogna dei recinti per la grama solitudine del popolo dei mille euro per la luce degli occhi di un bimbo zingaro
per un ruscello pane per le rane

sirene migranti nel periodo azzurro grilli lucciole scarafaggi il futuro dorme sotto lo zerbino e il rosso evapora … ( terza sinfonia di Mahler )

il lavoratore cerca una patria tra giocattoli caricati a molla con asini al violino lupi al pianoforte e le zanzare ai timpani … ( ronzio di canali televisivi .. e saldi di stagione .. )

il palazzo trema per amore del lavoro .. no! Scusate !! è una verità al tasso d’inflazione previsto dell’uno&settanta percento … ( voci di un coro bulgaro .. )


effetto serra alle poste .. 365 giorni nella melma monsonica e un diario scritto su pagine biologicamente concimate di sudore manageriale: una miscela di euro e petali caduti dal balcone e di maschere sindacali e monnezza da campi da golf .. un omaggio alla pommarola e alle cipolle di Livigno … ( tarantella e canti alpini )

nei racconti popolari, nei cessi, l’autorità tra gli scrosci i tanfi e le scorregge, scorre e va .. ( blues di Chicago )
il lavoro è un pesce che puzza dalla testa ai piedi e fa pure schifo .. ( fischiettare sotto voce .. )

la vertigine di un mondo da sognare dorme sotto la ruota di un fuoristrada in un mare senza strade .. ( musiche di Luigi Nono .. e i Tondi rotolanti di Emilio Vedova .. )


mi vibrano le gambe … silenzio .. )

parola eroe di carta fuoribusta sabbia di primavera in tempi scanditi dalle pietre ( Enzo Avitabile e i Bottari .. e le musicate invettive di Leo Ferrè .. e un fresco tagliente disegno di Franco Matticchio .. .. )

Gli uomini hanno preso l’abitudine alla menzogna / come fosse pane. / Prova a porgere loro / per la ventiseiesima volta / la stessa menzogna, / e loro accorreranno ad ingoiarla / come un branco di oche. / La stupida crudeltà / si è data una pacca sulla spalla, / … ( Aron Shabtai )



( foto MS )
a cura di Mario Sumiraschi